Consigliato ad un pubblico 14+
Sono storie vere, personaggi veri, ispirati a episodi di vita reale. Naturalmente la fantasia ha avuto la sua parte. “Tanto per sorridere”, è questo il titolo che voglio dare alla raccolta. Sorridere, non ridere: aleggia spesso nella mia narrazione una nota di tristezza e di malinconia nel ricordare e rievocare tempi lontani, nel rivivere certe situazioni apparentemente comiche, nel ricordare amici che oggi non ci sono più o sono lontani. Come il caro Peppe, protagonista di parecchi racconti e che non vedo più da parecchi anni. Da tempo sta male, vive in una casa di riposo in un paesino del milanese. E non si ricorda più di nulla. Era un diavolo, vivacissimo, sempre a ordire scherzi in qualunque posto, a chiunque, senza mai complessi di inferiorità, senza mai provare disagio alcuno. «La vita per me è un palcoscenico» diceva ridendo, o a volte masticando amaro. Ma spesso questo modo di porsi era per lui stesso un dramma, una condanna, era causa di una diffusa diffidenza nei suoi confronti. Quando si parlava di lui affiorava quasi sempre in tutti un sorriso di simpatia, ma c’era sempre qualcuno che raccomandava di stare attenti. Molte delle storie sono state vissute in prima persona, quasi tutte le ho ricostruite con pacata serenità e benefico buonumore, ma una in particolare mi ha lasciato una commozione della quale difficilmente riesco a liberarmi. Mi riferisco al racconto “Il vecchio e il cane”. Per concludere… BUON SORRISO!